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Sei Cento Cinquantasette

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Quell'estate volevi comprare un gazebo

da spiaggia: sotto riunire, calumet della

pace, il circo delle buone abitudini.

Tu progettavi ed io, lungo il corso

che dava sul fiume, putridume e spaccio,

cercavo le mie  stelle. Mai  ti mostravo

i fianchi speronati dal desiderio di quelle

vie appiccicate alla terra in formato

collage, mosaico di alberi giallognoli

e vecchie botteghe. Quell'Agosto,

Agosto  era caldo fino al casello

che ci inghiottiva per darci ai

monti e nella piazza antistante

il bar, cieco quanto il bastardo

di qualche facile gattaccia,

blu di divani e di insegna,

sedeva sedata dal tedio la gioventù

del Molise: giacche ed alcolici,

risa, discoteche, distanti maliarde.

Io mi sentivo sicura sui ciottoli

ripidi, autostrada di discese e

salite: una gradinata cingeva

il monumento maggiore, messo

al centro, naso quasi aquilano,

odorava di antico e guerre, di

fascismo e cannoni dimenticati

come dentiere. Quanto ho amato

quella sera d'estate nessuno potrà

mai saperlo e quanto ero certa

del mio bacino e delle cose

che per le mie gambe erano tutto.

A proposito: un giorno mi sfilarono

gli stivali verdi, quelle lucertole

tacchi e punte tonde cavesi, sono

state arrendevoli ed obbedienti

alla mano che corse esperta

ad aprirgli la bocca .

Si afflosciarono l'uno sull'altro:

svenuto il destro, il sinistro

sopportò poco il peso del primo caduto.

Allora forse mi sono ammalata,

quando trovandomi scalza sul pavimento

dei tali, ho avuto freddo. Ed il freddo

mi ha risucchiata. Giù, fino in fondo.

Un Draculino soddisfatto non ha tenuto

conto di quanto mi fosse già vicino

alle ossa con quella sola,

veloce suzione granata.

 Emilia Filocamo - 30/11/2013 12:12:00 [ leggi altri commenti di Emilia Filocamo » ]

Grazie di cuore Adielle, sono felice di trasmetterti belle cose. I titoli numerici sono stati una scelta casuale, in verità non mi è mai piaciuto dare dei titoli alle mie poesie, all’inizio lo facevo, poi aumentando il numero, diventata complesso dare titoli sensati a tutte.
E poi il numero cento mi piace molto e fino a che potrò utilizzarlo ne sarò felice. Un caro saluto e grazie.

 Adielle - 29/11/2013 15:15:00 [ leggi altri commenti di Adielle » ]

Emilia leggerti è un vero piacere, a rischio di sembrare sciocco o inopportuno posso domandarti del perchè dei titoli?
Ciao un caro saluto.

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